Un viaggio alla scoperta della Dalmazia, una delle regioni più affascinanti della Croazia, ricca di storia, cultura e bellezze naturali mozzafiato.

E’ questo in sintesi il Raid dell’Adriatico partito nella giornata del 25 aprile dal Porto di Ancona destinazione Spalato per poi raggiungere gli angoli più caratteristici della Dalmazia.

Il rientro sempre al porto di Ancona è previsto per venerdì 2 maggio.

Oltre 30 gli equipaggi provenienti anche da fuori regione con l’intero evento che è stato organizzato da tre club particolarmente attivi nel territorio: Motori d’Epoca di Senigallia, Dorino Serafini di Pesaro oltre al Club AutoMoto Storiche di Ancona.

A partire alla volta della Croazia delle Lancia, alcune Fiat, delle Mercedes oltre a delle Alfa Romeo cosi come non mancano alcune Porsche.

Un programma particolarmente intenso che porterà gli equipaggi a Spalato dove le vetture saranno in sosta nei pressi del Palazzo di Diocleziano.

Prevista anche una escursione a Trogir città considerata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Partecipanti che avranno anche il modo di visitare la città di Sebenico con il famoso canale e la fortezza costruita per difendere la città dall’invasione dei Turchi.

Nel programma anche la visita a Zara con il foro romano oltre al lago di Vrana.

Il resto del programma prevede poi l’escursione alle cascate di Krka, al borgo di Primosten che si sviluppa su una penisola cosi come sarà possibile raggiungere la città di Murter con la panoramica chiesa di San Rocco.

Programma intenso come puntualizza Franco Casamassima presidente del Club AutoMoto Storiche di Ancona: “Andremo a visitare citta ricche di storia con paesaggi mozzafiato sia sulla costa dalmata che all’interno.

Ci sono equipaggi che provengono anche da fuori regione. L’intero evento è stato organizzato grazie all’impegno di tre club che hanno pianificato l’intero tragitto di questo Raid dell’Adriatico.

Lo scorso anno siamo andati a Corfù e nell’Albania del Sud ora invece avremo modo di portare le auto d’epoca in Dalmazia dove ci sono anche qui tanti appassionati”.

di - Claudio COMIRATO